Gli specchi devono essere appesi al muro per mezzo di ganci speciali, la cui forma permetta di reggere il bordo del vetro. Questi ganci sono fissati al muro con viti e tasselli, tenendo conto dello spessore dello specchio.
I più comuni ganci per specchi sono quelli a graffe e quelli rotondi; acquistarli tenendo presente lo spessore dello specchio: la larghezza della graffa deve essere superiore a tale spessore, poiché il gancio, avvitato al muro, non deve premere sullo specchio, ma solo sostenerlo in modo che non scivoli in avanti.
Di solito, quattro ganci sono sufficienti per fissare uno specchio di medie dimensioni. Tuttavia, se si tratta di uno specchio molto pesante o dl dimensioni superiori al metro, è bene mettere uno o due ganci supplementari.
In commercio si trovano anche attacchi per specchi perforati. Si tratta di viti speciali con testa dotata di foro filettato e munite di una rondella di gomma; dopo il montaggio, una borchia a vite nasconde la testa della vite stessa e la rondella di gomma.
Per appendere uno specchio, bisogna avere la certezza che la parete permetta di fare un attacco resistente. In base allo stato di tale parete, scegliere tra l’impiego di viti e tasselli e quello dei sistemi a espansione. Si sconsiglia di montare uno specchio su rivestimenti sottili (pannelli di fibre, per esempio), in quanto le viti sarebbero inserite malamente e il peso potrebbe deformare o staccare il rivestimento. Se si deve fare un attacco su piastrelle di ceramica, usare viti molto lunghe che possano attraversare lo spessore delle piastrelle e penetrare nel muro. Viti troppo corte sarebbero pericolose, perché graverebbero sulle piastrelle, rischiando di romperle o di staccarle. Se si deve fissare uno specchio al muro di un locale umido (stanza da bagno, cucina), inserire posteriormente delle rondelle di sughero (di circa mm 3 di spessore), che si possono ricavare, per esempio, da un tappo. In tal modo, lo specchio, leggermente staccato dal muro, non rimane a contatto con l’umidità che si deposita sulla parete.
Quando uno specchio si rompe, di solito è più conveniente acquistarne uno nuovo. Se, però, si ha uno specchio la cui cornice ha un certo valore artistico o affettivo e la si vuole quindi conservare — si tratta, per esempio, di uno specchio inclinato come quelli che usavano una volta —, si può acquistare dal vetraio uno specchio tagliato nella misura desiderata e molato ai bordi. Quando si misura uno specchio rettangolare, bisogna tener conto anche della larghezza dei bordi all’interno della cornice; se lo specchio è di forma particolare, è meglio fornire al vetraio un campione esatto in carta
Indice
Occorrente
Materiale: specchio, chiodini.
Utensili: scalpello, martello, pinze, cacciavite, carta, matita.
Come Fare
Appoggiare lo specchio su una superficie protetta da un panno e svitare con un cacciavite gli anelli di sostegno del cordone.
Staccare con uno scalpello o con un cacciavite il fondo che, generalmente, è inchiodato o fissato con graffette alla cornice.
Facendo leva con lo scalpello, staccare e mettere da parte i tas-sellini di legno inchiodati all’interno della cornice dello specchio.
Ricomporre i vari pezzi rotti dello specchio su un foglio di carta; tracciare con una matita il contorno originale completo.
Dopo che il vetraio ha tagliato il vetro come il campione e lo ha molato, inserirlo nella scanalatura all’interno della cornice.
Inchiodare col martello i tasselli di legno che fissano lo specchio alta cornice, avendo cura di proteggerlo con un cartone.
Togliere con le pinze le graffette o i chiodini rimasti sul fondo e, se questo è rovinato, farne uno nuovo con cartone resistente.
Mettere un panno sotto il vetro e fissare il fondo della cornice con chiodini tenuti leggermente inclinati rispetto al piano.
Avvitare gli anelli di sostegno nella posizione originale. Riappendere lo specchio alla parete con un cordone o una catena.