Può sovente succedere, sempre per colpa dei termosifoni che riscaldano troppo l’ambiente, che alcuni pezzi di un delicato intarsio si stacchino. Peggio ancora, può accadere che quei pezzi cadano a terra, siano calpestati o siano persi. Se il pezzo è recuperabile, non ci sono grandi problemi. Se occorre invece sostituirlo, bisogna anzitutto misurare lo spazio esatto che occupava, valendosi di un foglietto di carta trasparente. Servendosi poi dello stesso foglietto e di un foglio di carta carbone, ricalcare la linea sul pezzetto di impiallacciatura che si sarà acquistata per il piccolo lavoro di restauro. Tagliare quindi, seguendo quella linea, lasciando un piccolissimo bordo. Rifinire limando e carteggiando finché il pezzo sarà della esatta dimensione voluta. Attenzione: non bisogna ridurlo più del necessario, altrimenti rimarranno nell’intarsio sgradevoli fessure.
Occorre quindi preparare il fondo. Servendosi di uno scalpello da legno asportare tutta la colla secca rimasta nella scanalatura del legno, come indica il dettaglio 2 della figura. Si faccia attenzione a non incidere il legno perché altrimenti il pezzetto di impiallacciatura non poggerebbe poi saldamente. Carteggiare leggermente anche la parte dell’intarsio che sarà incollata. Servirsi di colla polivinilica per attaccare il pezzo mancante. Inserita l’impiallacciatura nella sede prevista, bisogna farla entrare di misura, servendosi di un martello di gomma o di un normale martello (ma in questo caso con uno spesso strato di panno per evitare danni al legno). Per il tempo necessario all’indurimento della colla appoggiare sull’intarsio così riparato un peso di qualche chilo, sempre ricordandosi di frapporre un foglio di carta per evitare che qualche goccia di colla cementi l’intarsio stesso al peso usato (è sempre buona regola, comunque, passare un panno umido ma non bagnato sulla zona della riparazione prima di applicare i pesi). Quando la colla ha fatto presa, e se il pezzo di intarsio è nuovo (quindi, presumibilmente, troppo spesso) ridurlo lisciando con cartavetro finissima (numero 00) fino a quando, con le dita, non si sentirà più alcuno « scalino Occorre quindi affrontare l’operazione di verniciatura e lucidatura.
Se, per l’eccessiva umidità, un’intera sezione dell’intarsio si gonfia, si può tentare un’operazione di salvataggio abbastanza semplice. Dopo essersi accertati che non sia penetrata polvere fra lo strato di impiallacciatura e la base, applicare sulla parte lesa un blocco di legno precedentemente riscaldato con il ferro da stiro. Il calore del legno, fortemente premuto, dovrebbe sciogliere leggermente la vecchia colla. Quando questa si raffredda, l’intarsio dovrebbe rimanere in quella che era la sua posizione originale, saldamente incollato. Se fosse penetrata della polvere fra l’intarsio e la base, occorre staccare completamente la foglia servendosi di un ferro da stiro caldo e di un panno bagnato (si tratta di inumidire a caldo la zona, che si gonfia e si solleva).
A questo punto pulire e incollare come in una normale sostituzione di intarsio. Si ricordi che la riparazione di un intarsio crepato è praticamente impossibile date le sue limitate dimensioni, e occorre quindi una nuova foglia di impiallacciatura.