Niente di più bello che un terrazzo soleggiato, a condizione che il sole non insista troppo e che nei mesi più caldi possa essere tenuto a bada, in modo da non trasformare un piccolo paradiso cittadino in una fornace. Il rimedio più semplice, e che dà anche i risultati migliori, consiste nel montaggio di una tenda che protegga dai raggi del sole la superficie richiesta. La tenda per terrazzo, di conseguenza, ha trovato una giusta diffusione in Italia, Paese di sole scottante e di terrazzi.
Oltre a proteggere dal sole, tuttavia, una tenda può anche avere un effetto estetico e trasformare uno squallido balcone in un accogliente angolo per trascorrere le ore di riposo, consentendo anche di sfruttare meglio uno spazio a disposizione che, per scomodità o per impresentabilità, viene troppo sovente relegato a « magazzino » dove poter ammucchiare tutto ciò che non trova posto in casa.
Scegliere una tenda per il terrazzo richiede posi due attenzioni: la prima riguardo al tipo di impianto, la seconda riguardo al colore e alla consistenza del tessuto (anche se le cosiddette « tele olona » hanno ormai avuto il sopravvento, e vengono utilizzate nella maggior parte dei casi). L’imbarazzo è davvero soltanto quello della scelta: sono tali e tanti i modelli disponibili sul mercato, che sicuramente è possibile trovare quello più adatto ad ogni nostra particolare esigenza.
Tra i tipi più comuni di tende per terrazzo ci sono quelli a rullo, cioè quelli in cui la tenda è avvolta su un cilindro e viene srotolata soltanto quando si intende utilizzarla. Il meccanismo per l’innalzamento e l’abbassamento della tenda può essere a molla, ad arganello o elettrico.
Non si dimentichi comunque la vecchia tenda ad anelli scorrevoli su una rotaia appesa al soffitto del terrazzo.
Il rullo a molla
Risulta essere il tipo più semplice di tenda. Il suo principio è lo stesso della tenda avvolgibile per uso interno (nel capitolo dedicato agli avvolgibili si era già vista una applicazione per esterni a pagina 81). Una molla situata dentro il rullo o cilindro provvede alla tensione necessaria.
Questo tipo di rullo, però, non deve necessariamente avere il saltarello per bloccare l’apertura della tenda nella posizione desiderata. Per l’uso da terrazzo, infatti, si presuppone che la tenda venga aperta completamente, fino a raggiungere i punti d’aggancio. Questi possono essere costituiti semplicemente dalla ringhiera del terrazzo, a cui si possono fissare i cordini di cui la tenda stessa è dotata e che servono per aprire tirando.
Molto più comuni stanno invece diventando certi bracci metallici (in genere di alluminio anodizzato) facili da fissare alla ringhiera, e ai quali si aggancia la tenda. Il loro vantaggio è che in genere sono mobili, cioè facendo perno sul loro punto di fissaggio possono essere disposti in varie posizioni. In tal modo, se lasciati in verticale bloccano semplicemente la tenda, se invece sono fatti sporgere verso l’esterno del terrazzo -sanno alla tenda un’inclinazione verso l’esterno, con vantaggi non solo estetici, ma anche pratici (anche le gambe di chi sta seduto a tavola sul terrazzo saranno protette dal sole). Per ottenere un risultato soddisfacente è tuttavia necessario che il cordino della normale tenda a rullo sia sostituito con semplici gancetti, o anelli metallici, che possono essere facilmente cuciti al tessuto. Per tirare giù la tenda, in questo caso, è necessario l’uso di un attrezzo con uncino.
Il rullo a molla è di facilissimo montaggio: basta infatti fissare alla parte inferiore del terrazzo sopra il vostro i due supporti del rullo, seguendo le istruzioni già ampiamente illustrate nel capitolo delle tende avvolgibili.
La tenda ad argano
Il principio di base non cambia: la tenda è avvolta ad un rullo con una molla interna. Cambia il metodo di apertura e di fissaggio: anziché far scendere la tenda tirandola per il cordino o agganciandone gli anelli, che poi saranno fissati alla ringhiera o ad altri idonei attrezzi, l’abbassamento qui viene realizzato per mezzo di un piccolo argano, azionato da una manovella e da una stecca di ferro.
L’argano, fissato al vertice della tenda, ai supporti del rullo, agisce su due bracci snodabili, che in posizione di riposo sono chiusi a compasso (fig. 1), e che vengono cosi aperti. Nella parte inferiore i due bracci sono agganciati a una traversina, che tira !a tenda. L’azione della molla nel rullo tende a opporre una certa resistenza a questo movimento, e in tal modo la superficie della tenda risulterà perfettamente tesa.
In certi modelli è esattamente il contrario: i bracci danno una tensione continua, mentre il rullo (in questo caso senza molla) consente solo con il movimento impresso dall’argano di dare libertà a quella tensione. Il vantaggio di questo tipo è di non richiedere punti di bloccaggio nella parte inferiore; la stessa inclinazione della tenda è dovuta alla posizione dei bracci, i quali vengono fissati a supporti che offrono, mediante una serie di fori in diverse posizioni, la possibilità di modificare l’angolatura secondo la necessità.
Il sistema ad arganello con i bracci snodabili è quello maggiormente adatto a terrazzi esposti ai venti. L’unica manutenzione necessaria consiste nella regolare lubrificazione dell’arganello e, se non sono di nylon, dei giunti dei bracci snodabili. Per protezione dalla ruggine questi sono in genere di alluminio anodizzato, come la maggior parte degli accessori di queste tende.
Argano elettrico
Non si tratta, propriamente, di un sistema diverso; si tratta dell’addizione di una comodità al tipo di tenda appena illustrato. Si tratta, in pratica, di far funzionare con un motorino elettrico, anziché con una manovella, l’arganello che alza e abbassa la tenda agendo sui bracci snodabili. Consente il montaggio di tende più grandi e più pesanti. La manutenzione comprende, oltre alla lubrificazione delle parti mobili, quella del motorino elettrico, applicato in genere a una estremità del rullo o, in alcuni modelli, all’interno del rullo stesso.
Tenda a soffietto
Risulta essere quella che tutti conosciamo per averla vista migliaia di volte davanti a negozi. Consiste in una serie di supporti metallici che, facendo perno su un punto della parete corrispondente al punto inferiore raggiungibile dalla tenda aperta, si aprono e chiudono con l’uso di un arganello, portando con sé il tessuto che è fissato ad ogni elemento e alle sbarre che uniscono gli elementi equivalenti dalle due parti.
All’atto pratico il funzionamento è come quello della normale tenda ad argano. L’unico effetto diverso è da un punto di vista estetico: la tenda non risulterà perfettamente tesa a meno che non sia completamente aperta, e anche in questo caso non sarà piatta ma avrà una forma tipicamente bombata, a coste. Fare attenzione a non « pizzicare » il tessuto fra i supporti di metallo, per non danneggiarlo.
Altri tipi
Non è necessario che, per ripararsi dal sole, sia sempre montata una tenda a falda tesa; può essere sufficiente una normale tenda ad anelli, che scorra su una rotaia appesa al soffitto del terrazzo. Se il terrazzo non ha soffitto, cioè se non c’è un analogo terrazzo al piano superiore, la rotaia può essere appesa al muro; in tal caso la tenda, anziché pendere verticalmente, cadrà di sbieco. È importante dotare la tenda, che penderà esternamente alla ringhiera del terrazzo (altrimenti non starà bene allargata) di una serie di cinghiette con cui potrà essere fissata alle sbarre della ringhiera, o anche per tenerla aperta e lasciare entrare, dove non batta il sole, un po’ d’aria. È consigliabile, nella scelta della rotaia, optare per un tipo di metallo resistente alle intemperie (come l’alluminio). Risulta essere consigliabile anche usare un tessuto piuttosto resistente, del tipo generalmente usato per esterni, ma non troppo pesante.