Tutti i tipi di oggetti in metallo, siano utensili o soprammobili variano molto nel valore e nella natura stessa, andando dal costoso argento cesellato dei vassoi al ferro delle grate dei camini.
Di solito si riconoscono i metalli dal loro peso e colore. Talvolta alcune leghe sono difficili da riconoscere al primo sguardo.
Ottone
L’ottone è una comune lega di rame e zinco di colore giallo. È facile da riconoscere a meno che non sia molto ossidato, e assume allora colori diversi dal marrone al verde-nero. Viene usato per un grande numero di oggetti sia di uso pratico che decorativo.
Bronzo
È una lega di rame e stagno che invecchiando tende al marrone scuro. È un metallo ideale da fondere, è quindi facile trovarlo in varie forme, dai soprammobili agli accessori per le porte.
Cromo
Il cromo viene utilizzato per placcare il metallo. Il cromo è estremamente duro e può essere trovato come finitura su innumerevoli prodotti, delle teiere e shaker per cocktail a tavoli, sedie e lampade.
Rame
È un metallo che lucido è di un colore rosso-bruno, e ossidandosi diventa scuro. È spesso usato per fare teiere pentole e padelle, che sono internamente ricoperte per impedire l’avvelenamento da rame; II rame è un ottimo conduttore, si può spesso trovare sul fondo delle pentole di acciaio di buona qualià.
Oro e platino
La principale destinazione dell’oro e del platino è la gioielleria. Coro puro è molle, per questo lo si trova in leghe con altri metalli. La quantità di oro in una lega viene espressa in canti: l’oro puro è a ventiquattro carati.
Il platino è molto più duro, molto resistente al calore e agli agenti chimici.
Ferro
Il ferro si trova normalmente in due lavorazioni: fuso e battuto. Il ferro viene battuto e i pezzi, saldati insieme, spesso vengono, usati per formare grate e ringhiere.
Il ferro fuso viene modellato in stampi e normalmente in un pezzo unico o alcuni grossi pezzi saldati insieme. Il ferro è fragile e quando si rompe mostra un’anima grezza. Entrambi, il ferro battuto e il ferro fuso vengono utilizzati per molteplici applicazioni, sia decorative, sia per articoli robusti come possono essere gli accessori per camini e da giardino.
Piombo
Il piombo ossidato è di colore grigio opaco, ma è di colore argenteo se tagliato. Non è molto usato, è forse il suo uso più comune è quello come ornamento per la casa e per i soldatini da collezione, usato sia vuoto sia pieno.
Peltro
Il peltro è una lega molto variabile che nel tempo, a fianco dell’elemento principale, lo stagno, ha visto in quantità differenti, piombo, rame, antimonio e bismuto. Normalmente ha una morbida patina grigia lucente. È stato usato per secoli per fare stoviglie, specialmente boccali, e per realizzare oggettistica e soprammobili.
Argento
L’argento può essere placcato o massiccio. Come l’oro è molle e viene unito ad altri metalli per farne leghe più robuste. La quantità di argento viene indicata dalla punzonatura. L’argento viene usato per un grande quantità di oggetti: posate, vassoi, candelabri e gioielli.
Indice
Attrezzi e Materiali
Non sono necessari molti attrezzi per avere la cura quotidiana e per riparare gli oggetti di metallo. Una pelle di camoscio è ideale per la lucidatura del metallo, mentre uno spazzolino morbido è adatto per la pulizia delle decorazioni metalliche. Uno spazzolino per le unghie è duro a sufficienza per rimuovere sporco e grasso senza graffiare la superficie. Per riparazioni più impegnative, rimettere a posto ammaccature, o deformazioni del metallo, è necessaria una morsa da tavolo. Un martello con la testa di plastica o gomma non lascia i segni nel dare forma al metallo. Un saldatore per il ferro è un attrezzo molto professionale che non viene usato molto spesso. Se capita l’occasione di dover saldare due pezzi di metallo, scegliere un largo saldatore elettrico con la testa affusolata. Il saldatore a stagno viene usato per sciogliere leghe con un basso punto di fusione, che si induriscono velocemente e possono essere usate per unire due pezzi di metallo. Un saldatore a propano produce una fiamma intensa adatta per saldature molto forti. Un cannello è un’ alternativa economica, ma il saldatore permette di raggiungere risultati migliori.
MATERIALI
Antiruggine: si usa su ferro e acciaio corroso
Sverniciatore: rimuove smalti e vernici.
Paraffina: si usa per rimuovere la ruggine e per preparare paste abrasive.
Soda caustica rimuove corrosione dal metallo con un’azione elettrochimica.
Pasta per gioielli: pasta abrasiva per rimuovere piccoli graffi.
Carta abrasiva serve per eliminare profondi graffi dal metallo.
Ammoniaca usare per le pulizie.
Alcol denaturato: pulisce il grasso da tutte le superfici e gli eccessi di colla epossidica.
Sapone abrasivo: da usarsi con la smerigliatrice.
Lucidanti per metalli: disponibili in diversi formati.
Lacca a base di resine acriliche, previene l’ossidazione dei metalli.
Colle epossidiche: adesivo in grado di dare buona tenuta.
Cianoacrilato: collanti ideali, asciugano in pochi secondi, per piccole parti.
Lana di vetro: va usata per ripulire i metalli.
Pasta e polveri metalliche: sono come stucchi che si fondono con il metallo.
Come Pulire Oggetti di Metallo
Quando si pulisce il metallo, mettere sempre sotto l’oggetto un panno morbido per are di danneggiare in special modo i metalli teneri. Una cura ancora ma!4gore deve essere osservata nel manipolare oggetti composti da materiali diversi, perché alcuni prodotti potrebbero danneggiare i componenti o sciogliere la colla che li tengono insieme: per esempio la posateria in osso o avorio non deve essere lasciata a bagno in acqua calda. Le posate di tutti i giorni dovrebbero essere lavate appena smesso di usarle perché il cibo rimane, e anche metterle a bagno può causare macchie e ombre. Un cucchiaio di mostarda aggiunto all’acqua di risciacquo elimina l’odore di pesce. Pentole e padelle devono essere lasciate a bagno per eliminare i segni delle bruciature, poi lavate in acqua saponata calda. Lasciare sgocciolare, quindi asciugare con cura, specialmente le stoviglie di ferro non trattato, che tende ad arrugginire.
Finiture protettive
Molti prodotti per la pulizia hanno anche qualche proprietà protettiva, ma un prodotto apposito ne darà una maggiore.
All’ottone si può dare una mano di vernice o lacca, il cromo può essere protetto con uno strato di vaselina, ferro e acciaio devono essere ingrassati, coperti con una mano di antiruggine e verniciati con colori speciali, l’argento deve essere tenuto nelle apposite borse che ritardano il fenomeno dell’ossidazione, o in un cassetto con un panno soffice.
La pulizia regolare e la lucidatura permettono di prevenire la formazione della ruggine. Nel caso questo non bastasse, è necessario ricorrere agli appositi prodotti per la rimozione delle corrosioni.
-Ottone
A meno che non sia stato verniciato o laccato, il lavaggio da solo non restituisce al metallo l’aspetto originale, per questo si deve ricorrere a un prodotto specifico. Se un prodotto in commercio non riesce a rimuovere l’ossidazione, provare mescolando un cucchiaio di sale e un cucchiaio di aceto e un quarto di litro di acqua calda: usando una paglietta molto fine, lavare l’ottone. Non è necessario sfregare con forza, dato che la soluzione scioglie l’ossido. Quando l’ottone è libero dall’ossido, lavarlo in acqua e sapone, sciacquarlo, asciugarlo e applicare il prodotto protettivo. Per trattare l’ottone molto corroso, con segni di verderame, immergerlo in un bagno o usare un antiruggine.
-Bronzo
Mai usare abrasivi o prodotti per la lucidatura sul bronzo, lavare il pezzo in acqua tiepida e sapone, quindi asciugare con cura. Se si tratta di oggetti per gli esterni, può essere protetto con uno strato di cera lucidante.
-Cromo
Usare una spugnetta e acqua saponata per togliere grasso e sporco da una superficie al cromo. Se risulta scolorito, basta aggiungere poche gocce di ammoniaca all’acqua. Non usare abrasivi che rovinano il sottile rivestimento. Risciacquare e asciugare, usare poi un prodotto per la lucidatura per riportarlo all’originale lucentezza. Il cromo non arrugini-sce, ma se la copertura si rovina la ruggine può intaccare il metallo sottostante. Se succede cercare l’aiuto di un professionista per rifare la placcatura.
-Rame
Il rame passa dal colore rosso-bruno a un opaco grigio-marrone che talvolta arriva a essere coperto di macchie di verderame. Il rame si pulisce e lucida come l’ottone, evitando il metodo più duro che potrebbe danneggiarlo.
-Ferro e acciaio
Il ferro e l’acciaio vengono attaccati, in ambienti umidi, formando uno strato di ruggine. Se non viene rimossa, può penetrare nell’oggetto fino a distruggerlo. Per combattere la ruggine, immergere per molte ore l’oggetto in un bagno di paraffina, in modo che la patina si ammorbidisca, prima di asportare la paraffina ammorbidita con una paglietta. Si può usare un antiruggine industriale per gli oggetti molto rovinati. Gli oggetti possono essere protetti usando lacche, smalti, cera o vernici.
-Argento
L’argento si ossida formando una patina marroncina e talvolta porpora, più velocemente in ambienti umidi o salmastri. Va lavato sempre dopo l’uso, e prima della lucidatura, perché anche la minima particella può graffiare il metallo. Lavare gli oggetti uno alla volta, in acqua calda saponata, usando un panno morbido per sfregare il metallo. Risciacquare in acqua calda e asciugare. Una robusta strofinata con uno straccio può essere tutto quello che serve, ma se il metallo è ossidato, è necessario usare un prodotto industriale. Sono disponibili molti prodotti: i migliori sono quelli che assicurano una lunga protezione, con la costituzione di una barriera chimica. Usare sempre i guanti, sia per non graffiare il metallo, sia per impedire all’acido nella nostra pelle di attaccare l’argento. L’argento decorato può essere pulito con uno spazzolino per le unghie, usando una spazzola per capelli morbida per la lucidatura.
-Peltro
Il peltro sviluppa un’attraente patina grigia, che per molti risulta piacevole, ma se si preferisce la finitura brillante basta pulirlo con un prodotto per la lucidatura del metallo. Non mettere vicini peltro e quercia, poiché questo legno contiene un acido che corrode il peltro.
Usare un bagno chimico
Il bagno chimico pulisce i metalli senza danneggiarli, cosa particolarmente utile per l’argento. Mai usare lo stesso bagno per differenti metalli, e mai usarli per gli oggetti intagliati o smaltati. Ricoprire con un foglio di alluminio un catino di plastica e mettere sul fondo l’oggetto di metallo. Indossando guanti di gomma, sciogliere mezza tazza di bicarbonato di soda in un litro di acqua bollente e versare sull’oggetto. La soluzione comincerà a bollire violentemente mentre l’ossidazione si trasferirà dall’oggetto all’alluminio. Dopo un paio di minuti togliere l’oggetto. Potrebbe sembrare ancora ossidato, sarà sufficiente lavarlo in acqua e asciugarlo con un panno. Se restano tracce di ossidazione, usare la soluzione usata per l’ottone corroso. Se è necessario, l’operazione può essere ripetuta. Quando si tratta un oggetto di argento, asciugare e strofinare bene con un panno. È possibile trattare anche l’argento placcato, facendo attenzione che se il metallo sotto si comincia a vedere il bagno deve durare poco. Lavare e finire come l’argento massiccio.
Come Riparare Oggetti in Metallo
I prodotti per la pulizia e la finitura dei metalli, sono pensati per minimizzare i difetti come piccoli graffi e colpi: una pulizia regolare è in grado di togliere la ruggine e dare una buona lucentezza. Deformazioni nel peltro e ottone tenero sono facili da rimediare,
ma è preferibile portare oro e argento da un professionista. Piccoli fori e crepe possono essere riparate con la resina epossidica o con un adesivo acrilico. Per nascondere le riparazioni: l’acrilico può essere mischiato con stucco metallico, per riprodurre il colore.
Togliere i graffi
I graffi leggeri possono essere coperti con uno strato di lucidante. Con graffi più profondi, è necessario ricorrere all’ abrasione degli stessi e raggiungere il livello del metallo sottostante il danno. I lucidanti per i metalli sono tutti abrasivi, ma se i graffi sono evidenti anche dopo avere lucidato l’oggetto, si può provare a mescolare un po’ di gesso con alcol denaturato o paraffina. Con un movimento circolare si passa la pasta così ottenuta sull’oggetto, usando un panno avvolto intorno alla punta del dito. I segni su ottone e rame possono essere tolti passando carta vetrata sempre più fine, lubrificando il pezzo con olio. Non usare abrasivi sul peltro e sull’argento, e altri metalli teneri.
Riempire buchi e crepe
Si possono utilizzare le resine epossidiche sul ferro fuso e dipinto. Per i metalli colorati, è possibile formare stucchi mescolando colle epossidiche con polveri di metallo disponibili presso i negozi di belle arti. Si può rendere la mistura più consistente aggiungendo caolino e pigmento. Quando si ripara un buco, se il metallo è sottile bisogna modellare un supporto con dell’argilla da mettere su un lato della riparazione prima di applicare lo stucco. Lo stucco deve essere lasciato riposare tutta una notte, prima di essere lavorato con sottile carta vetrata. Per nascondere la riparazione, si può usare una pasta metallica che viene usata per colorare le cornici.
Rimediare alle deformazioni del metallo
Dare forma al metallo è difficile, così se si possiede un oggetto prezioso danneggiato è bene portarlo da un professionista. E facile però rimediare a piccoli danni in metalli teneri come peltro rame e ottone.
Aggiustare un oggetto schiacciato
Per rimodellare un oggetto schiacciato si deve preparare, con un pezzo di truciolare, una specie di lama come quella di un tagliacarte con la punta arrotondata. Dopo averla cosparsa di cera, deve essere inserita nell’og
getto da modellare e, con un movimento regolare, usata per ridare all’oggetto una forma il più vicino all’originale. Con un secondo pezzo di legno, modellare una forma che sia in grado di scivolare all’interno dell’oggetto che si sta riparando e inserirla all’interno dopo averla cosparsa di cera. Dopo averla inserita, è possibile eliminare ogni difetto lisciando l’oggetto con le dita.
Riparare il metallo
Gli adesivi sono molto utili per quei metalli che hanno un basso punto di fusione, come i peltro o il piombo. L’alta temperatura danneggia la patina dei metalli e i diversi materiali a questi uniti, come legno o avorio. Se la giunzione deve sostenere sforzi è comunque necessario ricorrere alla saldatura. Questo vale anche se la superficie della giunzione occupa una piccola area. Non è possibile, per esmpio, effettuare una giunzione tra due sottili fogli di metallo fianco a fianco, a meno che non si rinforzi il punto con una striscia di metallo. I cianoacrilati sono adatti a piccole riparazioni, ma le colle bicomponenti danno maggiore solidità.
Aggiustare un parascintille rotto
Pulire la giunzione e il retro del camino con acqua saponata tiepida. Usando acetone o alcol denaturato, sgrassare bene la parte. Quindi sollevare in piedi il parascintille in modo che si possano sistemare i piccoli pezzi di metallo. Mescolare l’adesivo e metterlo su un solo lato in modesta quantità. Posizionare il pezzo da incollare al suo posto, muovendolo delicatamente sino a che non è perfettamente in posizione, togliere poi l’eccesso di colla. Con il nastro isolante fissare le due parti. Asportare l’eccesso di colla con l’alcol denaturato. Lasciare riposare tutta una notte. Una volta solidificata, mettere uno strato di fibra di vetro, che si può comprare da un rivenditore di autoaccessori, attorno al retro della riparazione per rinforzarla.
Come Saldare il Metallo
I metalli fondono a diverse temperature, e il momento nel quale fondono è detto punto di fusione. Lo stagno è un metallo con un punto di fusione più basso della maggior parte dei metalli. Di conseguenza, è usato per unire metalli con un punto di fusione più alto. Una volta che si è raffreddato agisce in modo da tenere unite le parti saldate.
Lo stagno tenero è una lega di piombo e alluminio. Ha un punto di fusione così basso che è possibile usarlo in prossimità di altri materiali come il legno o l’avorio senza che questi, a meno che siano proprio a contatto, ne vengano danneggiati.
Se si è provveduto a un’accurata pulizia la saldatura è una riparazione più forte di quella effettuata con l’adesivo. La saldatura è perciò da preferirsi se la parte saldata viene sottoposta a sforzi. Prima di fare una saldatura, si deve pulire il metallo, togliendo ogni traccia di ossidazione presente sulla superficie con un solvente fondente. Certi fondenti corrodono il metallo, a meno che non siano lavati via dopo il raffreddamento.
I fondenti passivi non hanno questa controindicazione e sono quindi da preferirsi ,quando è possibile, anche se essendo meno corrosivi sono meno facili da usare. Per realizzare una saldatura, le due parti da unire devono essere abbastanza larghe e a contatto. I metalli che si possono trattare con maggior facilità sono rame, ottone e piombo. Attenzione però a non fondere il piombo.
Il peltro ha un punto di fusione ancora più basso e necessita di speciali leghe a bassa temperatura; meglio portarlo da un professionista.
Usare la saldatura
Per questo tipo di saldatura è necessario usare una lega che contiene argento e ottone, per ciò viene chiamata anche saldatura all’argento. La lega usata puo variare forza colore e punto di fusione. Tutte hanno un punto di fusione che richiede l’uso di un saldatore appropriato. Esiste anche una forma di saldatura con l’ottone. Una riparazione effettuata così è molto più solida, ma le alte temperature necessarie possono rovinare la patina dei metalli. Bisogna asportare dal pezzo da lavorare tutti i materiali combustibili, come legno e avorio. Usare una fiamma ossidrica per riscaldare il metallo. Per i piccoli lavori che richiedono alte temperature si deve usare una saldatura autogena o un saldatore portatile a listelli di ferro. Il metallo deve essere scaldato prima che la saldatura cominci a scorrere. Per conservare il calore intorno al lavoro è possibile costruire un muro di mattoni refrattari. Finito il lavoro, pulire e passare il fondente, legando se è necessario le parti insieme. Scaldare le parti grandi con una fiamma larga, altrimenti rischiano di modificarsi. Scaldare la giunzione dal centro fino a che non diventa rossa. Inserire la sbarretta di metallo, dopo averla passata nel fondente, nella giunzione. Muovere nella giunzione la sbarretta di metallo facendola precedere dalla fiamma. Con riparazioni più piccole, mettere in posizione il metallo e scaldarlo con il saldatore. Quando l’oggetto si è raffreddato, pulirlo. Togliere il fondente indurito, in modo che la superficie sia livellata. Rifinire il lavoro con una lima e con l’abrasivo.
FONDENTI
La chiave per una buona saldatura è la pulizia dalla parti da saldare, e l’applicazione di abbastanza calore da far sciogliere il metallo. Se il metallo si ossida, impedisce alla saldatura di scorrere e attaccarsi in modo sicuro alla superficie. Per impedirlo è possibile ricorrere a uno o due tipi di fondente presenti sul mercato. Il fondente attivo è un acido che con un’azione chimica pulisce la superficie trattata. Di solito è liquido, ma può essere usato con una spazzola. Questo tipo è corrosivo e deve essere lavato con acqua appena terminato il lavoro, in modo da evitare che corroda il metallo. È comunque più facile da usare di quello passivo ed è efficace contro le ossidazioni primitive. I più comuni fondente passivi sono in forma di pasta.
I fondente passivi si usano di solito quando non è possibile sciacquare il metallo trattato. Questi non eliminano l’ossido, lo prevengono, proteggendo la superficie dall’aria, cosi si deve prima effettuare un’accurata pulizia. Portare il metallo a una finitura brillante usando lime carta abrasiva e una paglietta. Quando la superficie è pulita, non toccarla con le dita poiché resterebbe unta.