L’elettricità può essere pericolosa. È quindi essenziale avere grande cura durante l’uso quotidiano e prestare grande attenzione alle riparazioni che devono essere effettuate rispettando gli standard previsti dalle leggi. Mai intraprendere
lavori di elettricità se non si conosce perfettamente quello che si sta per fare e le implicazioni che il lavoro comporta. Nel dubbio, non esitare a chiamare un professionista. Prima di cominciare qualsiasi lavoro, è necessario conoscere con certezza l’esatto funzionamento della rete elettrica casalinga. Bisogna sapere come la corrente arriva in casa, conoscere la disposizione dei vari circuiti, sia nel pavimento sia nei muri. La disposizione dei fili è importante anche se non si ha intenzione di sostituire i fili, perché solo così è possibile effettuare i corretti allacciamenti tra prese, spine e interruttori.
Una volta che si conosce il funzionamento del sistema, è molto più improbabile che si commettano errori pericolosi.
Indice
Attrezzi e materiali
Per le piccole riparazioni quotidiane e le piccole emergenze esiste una serie di articoli poco costosi che si deve tenere a portata di mano. I più importanti sono: una torcia, una pinza, preferibilmente con manici isolati, un coltello o uno spelafili, due cacciaviti isolati, uno piccolo e una medio, un rotolo di nastro isolante, un cacciavite cercafase. Per lavori più consistenti possono servire ulteriori attrezzature.
Utili sono uno scalpello e un mazzuolo per raggiungere i fili sotto traccia.
Riparazioni elettriche
L’ impianto elettrico fisso collega le prese, le lampade e gli interruttori alla cassetta di distribuzione. Dovrebbe essere costituito da cavi della corretta portata, mentre le prese dovrebbero essere nelle apposite cassette. Ci sono diverii circuiti per ogni tipo di utilizzo, elettrodomestici, punti luce o apparecchi speciali come la cucina elettrica. Due fili partono dal contatore verso l’interruttore generale. L’interruttore generale distribuisce la corrente elettrica ai vari circuiti della casa e permette di escludere parte o tutto l’impianto quando è necessario effettuare lavori. Ogni circuito della casa è protetto da un fusibile. Se il circuito è troppo carico, o se c’è un difetto nell’impianto, il fusibile salta. Tutto questo con il doppio scopo di avvisare che nell’impianto c’è un problema e sospendere l’erogazione della corrente per poter effettuare le riparazioni. Mentre si porta a termine una riparazione o una sostituzione di parti dell’impianto, assicurarsi di lavorare in assenza di corrente.
Staccare l’interruttore generale, quindi togliere il fusibile che protegge la parte di impianto sulla quale si deve lavorare. Controllare che non ci sia corrente provando un elettrodomestico che si è sicuri che funzioni. Spine e fili elettrici devono essere controllati e mantenuti in buona efficienza. Fissare eventuali collegamenti allentati, prima che diventino pericolosi. Se un filo ha la guaina isolante rovinata, si può effettuare una riparazione d’emergenza con nastro isolante in attesa di sostituirlo. Usare sempre fusibili del giusto amperaggio: un amperaggio superiore sovraccarica l’impianto rischiando di surriscaldarlo e di causare un incendio.
Sicurezza
È molto importante ricordare di togliere la corrente prima di qualsiasi intervento. Si deve azionare il comando posto sul quadro di controllo dell’interruttore generale, che di solito è posto nelle immediate vicinanze del contatore istallato dall’Enel. Dopo aver tolto la corrente, ricordatevi di controllare che l’impianto sia effettivamente disattivato, provando ad accendere una lampadina o un altro strumento elettrico.
Quando si prende la scossa, il corpo viene attraversato da una scarica elettrica, che a seconda dell’intensità può risultare anche molto pericolosa.
La messa a terra e il salvavita, che agiscono rispettivamente scaricando e interrompendo la corrente, sono mezzi di difesa che consentono di evitare molti dei pericoli connessi con l’uso di apparecchi elettrici, ma a scanso di equivoci, per effettuare qualsiasi tipo di riparazione, anche la più banale, sarà meglio usare cacciaviti per elettricisti con manici ben isolati, e appoggiare i piedi su materiali non conduttori: degli stivali di gomma.
Si raccomanda di osservare un’estrema prudenza, soprattutto in bagno, dove la presenza di acqua richiede l’adozione di accurate misure di sicurezza.
Ricordate inoltre di non usare mai l’asciugacapelli o altri apparecchi elettrici mentre siete in vasca da bagno, e di posare sul bordo rasoi o altri apparecchi spenti, ma ancora collegati alla rete.
COSE DA RICORDARE
-Prima di incominciare qualsiasi lavoro sulla rete elettrica, ricordarsi di staccare la corrente agendo sull’interruttore magnetotermico detto anche interruttore generale.
-Effettuare un doppio controllo sui circuiti per assicurarsi che non ci sia corrente attaccando un apparecchio che si è certi che funzioni o usando un tester.
-Staccare sempre tutti gli apparecchi dalle prese prima di effettuare qualsiasi riparazione.
-Usare materiali di qualità conformi alle normative europee, specifiche che sono segnate sui materiali stessi.
-Usare cavi, fili e spine della stessa portata del circuito della casa e degli apparecchi ai quali saranno collegati.
IL CODICE DEI COLORI
-I cavi di solito contengono tre anime rivestite di un isolante in Pvc di colore diverso: nero, per il filo di fase, blu per quello di neutro e giallo e verde per la terra.
-Quando si effettuano lavori sulla rete elettrica e si collegano tra di loro cavi e apparecchi, è necessario osservare il codice dei colori per evitare di andare incontro a spiacevoli conseguenze. Fare attenzione che il significato dei colori può variare di Paese in Paese.
-Nelle illustrazioni è stato seguito un criterio grafico che non corrisponde a quello reale allo scopo di rendere più facile l’identificazione dei diversi cavi: giallo per il filo di fase, grigio per il neutro e nero per la terra.
Corto circuito
Il corto circuito è un incidente che può capitare facilmente in ogni abitazione: il passaggio di corrente riscalda i cavi, che trasmettono il loro calore al rivestimento che li isola; questo con il passare del tempo diventa sempre più fragile e infine si spezza, e i fili di rame, venendo a contatto, generano una fiammata e un botto più o meno forte che fa scattare l’interruttore generale o salvavita; in caso di assenza o di malfunzionamento dell’elemento di protezione che causa l’interruzione della corrente, l’elevato calore potrebbe causare un incendio.
A meno che non si tratti di impianti molto vecchi (un filo elettrico ha una durata media di 30 anni), è raro che si verifichi un corto circuito quando l’impianto elettrico è incassato. Tuttavia, anche in questo caso i punti in cui ha più probabilità di verificarsi sono le spine, le prese e le scatole di derivazione.
Cavo di alimentazione
È il caso in cui il corto circuito si verifica più spesso, viste le continue torsioni a cui è sottoposto il filo. Se il cortocircuito si è verificato in prossimità dell’ingresso del cavo nell’apparecchio (ferro da stiro, aspirapolvere, tostapane), questo dovrà essere aperto, e il cavo staccato dai morsetti che lo tengono fermo; procedete quindi come nel caso precedente, e infine fissate nuovamente il cavo ai morsetti e rimontate l’apparecchio.
Presa
Estraete la presa dalla cassetta, e dopo aver staccato i cavi, accorciateli eliminando la parte danneggiata. Attenzione: la presa potrebbe aver subito danni, per esempio potrebbe essersi parzialmente fusa; esaminatela con cura ed eventualmente sostituitela.
Nel caso in cui il corto circuito si verifichi nell’impianto incassato o nelle scatole di derivazione, data la difficoltà dell’intervento è comunque preferibile rivolgersi ad un professionista, che garantirà l’osservanza delle norme di legge da rispettare.
Cercafase
È un cacciavite nel cui manico c’è una lampadina. Toccando con la punta del cercafase il conduttore, la lampadina, accendendosi, segnala l’eventuale presenza di corrente.
Esistono in commercio prese di sicurezza che riducono il rischio di cortocircuito: alcune sono dotate di un meccanismo che permette di introdurre solo la spina, bloccando eventuali oggetti estranei , altre sono servite da un interruttore che toglie la tensione quando si toglie la spina.
Montare una spina
Bisogna sempre cambiare le spine quando presentano il corpo danneggiato o usurato che in ogni caso sarebbero fonte di pericolo. Con gli apparecchi portatili è meglio usare spine di gomma.
Quando si fissa il filo di una spina, assicurarsi che la guaina che è messa a protezione del filo di rame arrivi alla placca portaspinotti, in modo da non lasciare fili scoperti all’interno delle spina, e che il filo sia ben saldo in modo che non possa venir via. I cavi di alcuni apparecchi, come i ventilatori, potrebbero non avere il filo di terra, collegare solo la fase e il neutro.
Riparare una lampada da tavolo
Quando una lampada non funziona oppure la luce comincia a tremolare, la prima cosa da fare è controllare la lampadina e cambiarla se è il caso. Togliere la spina dalla presa, controllare il cavo e la spina controllando che tut
ti i collegamenti siano ben saldi.
Se il filo risulta danneggiato o vecchio va sostituito con uno nuovo.
Se il problema non è il filo, la spina o la lampadina, probabilmente sarà l’interruttore. Nel caso in cui sia il vecchio interruttore da sostituire, esaminare attentamente i collegamenti di quello vecchio, in modo da non incorrere in errori, prima di mettere il nuovo.
Sostituire un interruttore della luce
Per controllare la luce da un punto singolo c’è bisogno di un interruttore. In alcuni casi può essere utile poter accendere e spegnere la luce da due punti, ed è quindi necessario avere un deviatore a due vie. Un interruttore a una via ha nel retro due morsetti e due cavi collegati a essi. Un deviatore a due vie ha tre
morsetti, marcati C, L1 e L2. Nel deviatore a due vie viene sistemato un interruttore a entrambe le estremità. La luce è collegata a ogni interruttore all’interno del deviatore nel modo solito con un cavo a due anime più la terra. I due interruttori sono poi collegati con un cavo a tre anime più la terra. I morsetti L1 e I2 sono collegati tra di loro con un filo dello stesso colore. Il morsetto C è quello che porta la fase. I deviatori a due vie possono essere usati per il controllo a una via usando solo il morsetto C e un morsetto L.
Sostituire le luci a soffitto
Le scatole di derivazione devono sempre essere fissate al soffitto: o alle travi portanti o a un listello fissato fra le travi stesse oltre la superficie del soffitto. I cavi entrano dentro la scatola di derivazione dalla base prima di essere collegati ai morsetti. I collegamenti differiscono in virtù del fatto che i fili arrivino al soffitto attraverso un sistema continuo, o da un armadietto di distribuzione. Se si tratta di un armadietto di distribuzione, il cavo sarà uno solo nella scatola di derivazione, e il cavo dell’interruttore sarà collegato all’armadietto di distribuzione nel soffitto. Con un sistema continuo, il numero di cavi renderà il lavoro un po’ più complicato, quindi si devono seguire le istruzioni con grande scrupolo.
Mettere la scatola di derivazione
Con il sistema continuo ci sono tre o quattro cavi nelle scatola. I due cavi del circuito sono quelli che collegano gli armadietti di distribuzione o le scatole, il cavo dell’interruttore collega l’interruttore al punto luce e un altro cavo potrebbe essere collegato a un altra scatola di derivazione. Dopo aver estratto una piccola porzione di cavo dal retro della scatola liberarne un po’ dalla guaina.
Il filo di fase il neutro e la terra sono attaccati ai morsetti della scatola. Il filo del neutro dell’interruttore invece è collegato al filo di fase del flessibile. Il filo di fase del flessibile è collegato con il conduttore di ritorno dell’interruttore al morsetto della scatola, mentre il neutro è collegato con il morsetto del neutro nella scatola. Dall’altra parte del flessibile le due anime sono collegate con il lampadario.
Sostituire una presa
Ogni presa di un circuito di alimentazione ha tre collegamenti con i cavi del circuito. Il filo di fase è collegato con il morsetto di fase della presa marcato con la lettera L, quello del neutro sul morsetto marcato dalla lettera N e la terra su quello con la lettera G o il simbolo della terra.
In un circuito ad anello, ci sono due cavi a tre anime che vanno collegate a due a due nei rispettivi morsetti. Nei circuiti radiali il cavo è uno solo. Che si tratti di circuiti ad anello o radiali, i collegamenti devono essere in alloggiamenti antincendio, come di solito sono le scatole (le placche) delle prese. Per prima cosa controllare che la lunghezza dei cavi sia quella giusta, quindi spellarne l’estremità con uno spelafili se necessario. Nell’impianto di alimentazione il filo di terra non è isolato, dovrebbe essere coperto da una guaina di Pvc di colore giallo verde. In questo modo sarà isolato e facile da riconoscere.