In questa guida spieghiamo come laccare un mobile.
È una parola usata a proposito e a sproposito. La lacca, propriamente, è un tipo di vernice che dà una finitura molto lucida ma trasparente, simile a quella della nitrocellulosa (a cui si è sostituita all’inizio degli anni Cinquanta). Noi chiamiamo lacca, all’unisono con il mondo commerciale del mobile, quello che è in verità uno smalto. Usato molto nei mobili moderni, nei colori più disparati, è composto da una base pigmentata. Se i mobili chiamati « laccati » che fanno bella mostra nei negozi sono tanto lucidi, il merito non è tanto del materiale usato, quanto degli strumenti: un pennello, fino a prova contraria, non sarà in grado di dare un risultato uniforme come una spruzzata regolare, meglio se automatica, specie da una serie di spruzzatori che colpiscono il mobile agganciato a una « catena ».
Per preparare il legno ad una verniciatura a lacca non occorre, dopo la sua carteggiatura, la coloritura con il mordente, che sarebbe comunque coperta completamente dai pigmenti dello smalto. Occorre invece una attenta preparazione con la cosiddetta acqua di colla.
Consiste in una miscela densa composta per 500 grammi da una polvere bianca, una specie di gesso, conosciuta con il nome di « blackmedon », per 500 grammi da una colla liquida (tipo Vinavil), e da un litro d’acqua. Questo miscuglio bianco e denso deve essere spalmato con un pennello abbastanza « carico », con la avvertenza però di non provocare striature. Il moto del pennello, come indica il dettaglio della fig. 1, deve essere verso l’alto e il basso, poi di traverso.
Lasciare asciugare bene questa « acqua di colla », poi carteggiare con cartavetro 00. Con un panno umido (ma non bagnato) eliminare la polvere sollevata con la carteggiatura, quindi passare con il pennello una mano di cementite. Carteggiare una seconda volta, ma con maggiore delicatezza, per non rischiare di consumare tutta la cementite e tornare allo strato di « acqua di colla ». Passare nuovamente un panno umido per eliminare la polvere.
Il mobile è così pronto all’intervento finale. Rinnovare, se necessario, lo strato di carta che si è messo sotto e attorno ai mobili: la lacca colorata, infatti, non perdona, e più di un pavimento ne è valido testimone. Prendere lo smalto del colore voluto (evitare miscele casalinghe, il colore non è necessariamente quello che uno si aspetta), diluirlo con acquaragia (ma ci sono oggi tipi in commercio che si comportano come una vernice ad acqua, e richiedono quindi di essere diluiti con acqua), e affrontare la verniciatura, con mosse regolari del pennello prima in senso verticale, poi di traverso. Non abbondare con la lacca: « tirarla » con il pennello di setola con estrema attenzione, e quindi lasciarla asciugare. L’indomani carteggiare leggermente, quindi applicare una seconda mano di lacca non diluita, in modo che si posi spessa sul legno. Non preoccuparsi delle striature lasciate dal pennello: scompariranno prima che la lacca sia asciutta. Naturalmente il risultato non sarà lo stesso offerto da una verniciatura professionale.