L’intonaco è quello strato di malta o altri materiali plastici con cui si ricoprono le strutture murarie non solo per dar loro un migliore aspetto, ma anche per proteggerle dagli agenti atmosferici. Il lavoro di intonacatura mediante malta può rivelarsi difficoltoso per un dilettante, soprattutto se la superficie da ricoprire è vasta; esistono tuttavia in commercio intonaci plastici già pronti e più facili da «maneggiare».
In ogni caso, perché un intonaco si assesti bene su una parete, è necessario ricordare alcune semplici regole. Prima di tutto il muro non deve essere di recente costruzione; è necessario attendere 40-50 giorni prima di rivestire un muro nuovo, in caso contrario si noteranno sempre i segni delle giunture fra i mattoni sottostanti. Il muro va ben bagnato e se il materiale usato per la costruzione è la pietra, questa dovrà essere martellata per garantire una presa migliore. Questa regola ha un’unica eccezione: se il muro è in cemento l’intonaco può essere applicato subito e, così facendo, la sua adesione sarà migliore.
In ogni caso, per ottenere un buon risultato è indispensabile una buona preparazione del muro; procedete in questo modo:
setacciate la sabbia con cura; la composizione della malta, poi, dovrà essere commisurata al tipo di muro da intonacare e al tipo di intonaco; a questo proposito, fra i molti tipi usati nelle varie regioni, se ne ricordano principalmente due: l’intonaco rustico e l’intonaco civile.
Il primo è costituito da una sola mano di malta ed è adatto per muri esterni o per locali secondari (ad esempio cantine, solai, garage ecc.); il secondo è realizzato con due mani di malta di composizione diversa;
tenete presente che la composizione della malta sarà di 1 parte di cemento e di 3 parti di sabbia per gli intonaci destinati all’esterno, ossia per gli intonaci «rustici»;
userete invece per le pareti interne, ossia per gli intonaci «civili», 2 parti di calce idraulica e 3 parti di sabbia fine;
impastate con cura i componenti della malta, prima a secco e poi aggiungendo via via acqua fino a ottenere un buon impasto sodo. Una malta molto bagnata, infatti, è più facile da maneggiare, ma meno resistente.
Oggi sul mercato esistono calci plastiche per le quali le aggiunte di cemento o di calce idrata non sono necessarie; per ogni tipo di intonaco è sufficiente variare i dosaggi di calce plastica, sabbia umida e acqua secondo le istruzioni fornite dalle ditte produttrici.
Se dovete ricoprire una superficie molto estesa, per poter garantire uno spessore omogeneo dell’intonaco e una buona finitura della superficie, è necessario crearsi delle linee di riferimento;
stendete pertanto sul muro in senso verticale delle strisce di malta A larghe una decina di centimetri e intervallate fra loro di 80 cm circa; lo spessore di queste strisce dovrà essere di circa I centimetro;
ponete per farle un po’ di malta C sul frattazzo impugnato con la mano sinistra;
prendete poi la malta con la cazzuola e lanciatela con decisione sul muro bagnato D;
stendetela e lisciatela con la stessa cazzuola; aiutatevi, soprattutto se siete alle prime esperienze, con un listello di legno B fissato provvisoriamente al muro con chiodi; questo listello dello spessore di un centimetro servirà da guida alla striscia e consentirà di ottenere uno spessore omogeneo;
completata una striscia, potete togliere il listello e spostarlo lateralmente di 90-100 cm per ripetere la stessa operazione;
procedete con queste strisce di fede in opera (in gergo si chiamano testimoni) alla stesura dell’intonaco negli intervalli;
iniziate dall’alto e procedete verso il basso con la stessa tecnica descritta per la realizzazione dei testimoni;
pianate di tanto in tanto la malta usando un listello di legno E e facendolo scorrere di spigolo su due strisce di fede continue;
fate scivolare il listello dall’alto in basso con rapidi movimenti a destra e a sinistra;
perfezionate la lisciatura (o rasatura) dell’intonaco con il frattazzo F. Non è necessario che questa prima mano sia «tirata» alla perfezione, al contrario la sua rugosità consentirà una migliore presa dello strato successivo il quale dovrà essere eseguito con intonaco «civile» dopo che il primo avrà fatto presa;
lisciatelo alla perfezione bagnando di tanto in tanto con una pennellessa A intrisa d’acqua e agite con il frattazzo B con movimento rotatorio.
Se infine volete tirare il muro a gesso procedete come segue:
riempite per metà un secchio da muratore con acqua e versatevi poi dentro del gesso in polvere rimestando continuamente con la cazzuola fino a ottenere un impasto fluido; il gesso fa presa rapidamente ed è quindi necessario prepararlo in piccole quantità per volta;
ponete un po’ d’impasto sul frattazzo che farete scorrere sul muro di spigolo con un’inclinazione di circa 30 gradi;
procedete, anche in questo caso, a strisce alterne, riempiendo poi gli intervalli lasciati;
togliete le eventuali irregolarità a gesso asciutto con carta abrasiva;
lasciatelo sedimentare e far presa per almeno 40-50 giorni prima di tinteggiare o rivestire l’intonaco, in caso contrario la parete presenterà macchie durature di umidità e l’intonaco potrebbe staccarsi;
se durante l’essiccazione l’intonaco presentasse una fiorituta biancastra, prima di tinteggiarlo spolveratelo con un bruschino di saggina; se la fioritura si ripetesse anche a distanza di tempo, ciò rivela la presenza di infiltrazioni di umidità.
Se dovete intonacare un muro che fa uno spigolo, è necessario procedere in due tempi e lo spigolo va armato con una tavoletta inchiodata in questo modo:
fissate dapprima la tavola (lunga quant’è alta la parete) su una delle parti ancora grezze in modo che sporga di un centimetro sulla parete attigua; intonacate quest’ultima come visto in precedenza rasando l’intonaco a filo della tavola;
spostate la tavola quando l’intonaco ha fatto presa sulla parete appena rivestita in modo che sporga di un centimetro su quella grezza;
eseguite l’intonacatura di quest’ultima;
eseguite la seconda mano di intonaco senza armare, ma usate malta cementizia in modo da ottenere una superficie più dura e resistente; dovrete invece armarlo con un angolare metallico se lo spigolo viene a trovarsi in un punto di passaggio procedendo in questo modo:
fissate l’angolare al muro con piccole dosi di malta a intervalli di 30 cm circa;
applicate l’intonaco come già visto facendo in modo che lo spigolo dell’angolare venga a trovarsi quasi affiorante a intonaco ultimato; ripulite lo spigolo.
Si è fatto cenno poi agli intonaci plastici già pronti. Ne esistono di varie marche, si acquistano in barattoli come le pitture murali e sono già pronti per essere stesi sui muri asciutti con il frattazzo.