Se non possedete un cannello, potrete comunque effettuare dei piccoli montaggi idraulici utilizzando dei raccordi a vite: facili da posare, assicurano una perfetta tenuta.
La brasatura dei tubi in rame, degli impianti di riscaldamento e idrici, pone spesso dei problemi agli hobbisti: è necessario avere a disposizione un cannello a gas e bisogna saperlo utilizzare. La realizzazione di collari battuti è relativamente semplice, ma anche in questo caso, bisogna disporre di un certo materiale. Tuttavia, non è impossibile per un hobbista intervenire sui tubi dell’acqua utilizzando dei raccordi idraulici a vite.
Questi elementi permettono di realizzare dei piccoli montaggi: è così che si potrà porre un rubinetto di presa supplementare, o ancora eliminarne uno interrompendo il condotto. Si potranno anche collegare una lavatrice o una lavastoviglie, installare un radiatore supplementare, ecc.
Teoricamente, i raccordi a vite danno anche la possibilità di montare interamente un impianto. Tuttavia, il loro costo relativamente elevato fa salire il costo dell’istallazione in modo più che consistente: è dunque preferibile attenersi ai raccordi brasati per tutti i lavori importanti. Per montare un raccordo a vite è necessario possedere un’attrezzatura abbastanza ridotta. È necessario un taglia- tubi per tagliare il tubo sul quale si vuole effettuare il raccordo, cosi come uno sbavatore e una lima per levigare. Per il resto, potete utilizzare chiavi di diverso tipo: a rullino, serra-tubi, piatte e delle pinze ad apertura multipla. Per la tenuta delle filettature, utilizzerete della stoppa e dello stucco per tenuta o del nastro Teflon. Anche se è evidente, teniamo a precisare che questi raccordi sono rigorosamente vietati sulle tubature del gas.
Tubi di acciaio
La realizzazione di un raccordo a vite su di un tubo di acciaio è piuttosto di competenza del professionista, nel caso in cui sia necessario filettare l’estremità del tubo. Utilizzando una filiera, con lubrificazione abbondante. Tuttavia, un hobbista può cimentarsi nella sostituzione di un raccordo di questo tipo (un gomito, una T, un manicotto)
Arrotolate della stoppa sulla filettatura del tubo di acciaio, nel senso inverso all’avvitatura.
Raccordi a Anello
In questo raccordo a vite, la tenuta è assicurata da un anello metallico che viene schiacciato al momento dell’avvitamento aderendo al tubo di rame. Questo raccordo non impone che il tubo sia tagliato al millimetro: può infatti penetrare più o meno. Lo si serra a fondo con una chiave (raccordo a T) o due (manicotto o raccordo di riduzione).
In questo sistema, una boccola, inserita con il martello, evita lo schiacciamento del tubo di rame.
Serrate con forza mediante una o due chiavi. Ponete del Teflon sulla filettatura.
Raccordi a Rondella
I raccordi a rondella (manicotti, T, gomiti) hanno il vantaggio di poter essere smontati e rimontati facilmente. La rondella di gomma si appoggia su un cono metallico che la obbliga, sotto la pressione dell’avvitamento, a effettuare la tenuta dei vari elementi. Si serra come per il raccordo ad anello, il taglio del tubo non esige un grande precisione.
Un manicotto comprende due dadi, una parte centrale a doppia filettatura, due guarnizioni e due coni.
Bloccate la parte centrale mediante una chiave e avvitate gli altri due dadi esterni l’uno dopo l’altro.