In questa guida spieghiamo come fare la manutenzione di una grondaia.
Manutenzione generica
Eseguite la manutenzione procedendo in modo sistematico, partendo dall’alto e scendendo via via in basso, controllando tutte le parti, i loro giunti e le staffe di fissaggio ed eliminando via via gli inconvenienti riscontrati.
Prima di iniziare l’operazione:
inserite sotto lo scarico B un secchio A per evitare che eventuali detriti abbiano a finire nel pozzetto di drenaggio C;
staccate l’elemento terminale se il tubo è collegato direttamente a un sistema di scarico comune;
cominciate quindi dal canale di gronda;
preparatevi con un pezzetto di compensato o di plastica una spatola D che avrà più o meno la stessa sagoma del canale di gronda;
raschiate via con questo speciale attrezzo i detriti E raccogliendoli in un secchio; attenzione però a non farli finire nello scarico: ricordate quindi di chiudere in precedenza i fori di raccordo con uno straccio;
procedete così lungo tutto il canale di gronda; ricordate, se lavorate con la scala, che conviene sempre spostarla una volta di più, piuttosto che, sporgendosi per pulire lunghi tratti di canale, rischiare qualche incidente;
usate per la pulizia dei tubi verticali, se non vi sono gomiti, una canna sulla cui sommità avrete fissato un tampone di stracci G con diametro di poco inferiore a quello del tubo, oppure con un filo di ferro H;
smontate, se vi sono dei gomiti o se comunque non riuscite a smuovere l’ostruzione, il tubo nelle sue varie sezioni;
eseguite, in questo caso, l’operazione di staso a terra con un getto d’acqua e con lo stesso tampone di prima, azionato questa volta in direzione opposta a quella di normale flusso dell’acqua;
pulite con stracci le giunture di tubi e i gomiti, togliendo incrostazioni e ruggine;
rimontate la tubazione, inserendo bene l’una nell’altra le varie sezioni;
collaudatela versando un secchio d’acqua nella grondaia e verificate se vi sono perdite lungo il percorso;
completate questa manutenzione ordinaria con la sistemazione sull’imboccatura superiore del tubo di una gabbia di protezione per evitare che le foglie o altri detriti lo ostruiscano. Queste gabbie si trovano in commercio, ma è comunque assai semplice costruirsele con un po’ di filo di ferro zincato. Le foglie che cadono sulla gronda potranno ancora ostruire lo scarico, ma sarà assai semplice eliminare l’inconveniente andando a colpo sicuro nell’unico posto dove possono essere state trattenute: sulla gabbia; eseguite tutti questi lavori con i guanti per non danneggiarvi le mani.
Grondaia deformata
Se il canale di gronda è piegato leggermente, dopo averlo pulito come visto in precedenza, lo si riporterà in allineamento con gli altri inserendo, se necessario, una «cicogna» supplementare. Per verificare la corretta pendenza verso il tubo di scarico procedete in questo modo;
tendete il filo P fra Q e R se la gronda è deformata;
verificate con la livella che il filo sia in pendenza verso lo scarico S;
forzate verso l’alto la cicogna T fino a raddrizzare il canale se la deformazione è limitata; posate le tegole di fianco al punto scoperto; inserite la cicogna sotto la grondaia facendo in modo che il codolo di fissaggio venga a trovarsi sopra i travetti di sostegno del tetto;
sistemate la cicogna in modo che la grondaia risulti perfettamente rettilinea; se fissate la cicogna troppo indietro, infatti, la grondaia sarà troppo sormontata dal tetto e l’acqua potrà tracimare, inoltre i due giunti contigui sono sollecitati in modo anormale e si possono verificare delle perdite;
fissate la cicogna ai travetti mediante chiodi o viti; se la cicogna non è di ferro zincato, sarà opportuno dipingerla con una mano di antiruggine;
verificate ora, con il filo e la bolla, che il canale di gronda abbia assunto la pendenza desiderata; esercitate in caso contrario una modesta forza su una o più cicogne spingendole in su e in giù fino a ottenere il risultato desiderato;
attenzione però: questi spostamenti devono essere di modesta entità e non devono superare il centimetro e mezzo, altrimenti si compromettono le tenute dei vari giunti del canale e di quelli del tubo di scarico;
collaudate la vostra riparazione versando un secchio d’acqua nella grondaia alla estremità opposta a quella in cui si trova il tubo di scarico;
sigillate nuovamente il giunto, se la deformazione avesse sconnesso i giunti fra due sezioni contigue di canale, dopo aver riportato la grondaia al giusto assetto.
Risulta essere questo un lavoro alquanto semplice sulle grondaie di plastica, ma che richiede una saldatura a stagno in quelle di ferro zincato; allontanate pertanto, nel caso delle grondaie in plastica, le estremità dei due canali a contatto quanto basta per poter pulire il punto di unione, usando uno straccio inumidito di alcool; spalmate poi sui due lembi che andranno a contatto del buon adesivo per materie plastiche e unite i due pezzi;
il lavoro risulterà ulteriormente semplificato se i vari canali sono uniti fra loro da apposite clips di plastica, ma anche in questo caso dovrete ricorrere agli adesivi per plastica;
procedete, invece, in questo modo se la grondaia è del tipo in ferro zincato:
togliete ogni traccia di sporcizia;
pulite con carta vetrata fine le due estremità da saldare;
spalmate poi sul punto interessato un velo di preparato antidecappante;
eseguite la saldatura con punta di rame scaldata a fiamma avendo cura di riscaldare bene le due parti a contatto;
fate colare lo stagno sui due lembi in modo che si crei una striscia lucida senza asperità; lasciate raffreddare per qualche minuto prima di proseguire con altri lavori sulla grondaia.
L’operazione è ora completata.