La posa delle piastrelle è un’attività specifica che richiede un’attrezzatura adatta, non è tuttavia molto complessa e non costa molto. Se preferite potete noleggiare la macchina apposita per tagliare le piastrelle.
I materiali proposti dai fabbricanti di piastrelle e i prodotti connessi, in particolare le colle e le crocette distanziatrici, offrono agli hobbisti la possibilità di posare da soli quasi tutti i tipi di piastrellature, da pavimento o murali, comprese quelle a mosaico, grazie alle quadrotte su rete.
Le difficoltà principali stanno nel posizionamento delle piastrelle che implica il tracciamento degli assi di allineamento prima dell’inizio della posa, ma soprattutto nel taglio. Bisogna dunque avere a disposizione gli utensili necessari per tagliare le piastrelle nelle migliori condizioni e con precisione.
Utensili da taglio
Per scegliere un utensile da taglio, bisogna tener conto del tipo di piastrellatura. Se le piastrelle in ceramica (murali) si tagliano senza difficoltà con una semplice pinza per il taglio delle piastrelle, non è la stessa cosa per quanto riguarda le piastrelle da pavimento (gres, terracotta, ecc.) particolarmente dure.
Sega a diamante: è uno degli utensili più pregiati e più funzionali, che permettono tutti i tipi di taglio su tutti i tipi di piastrellatura (in particolare il gres, il vetro e gli smalti). Attualmente si trovano in commercio modelli molto perfezionati, leggeri e dotati di un sistema di lubrificazione ingegnoso per il raffreddamento (con percolazione e non mediante pompa). L’utensile si presenta come una sega circolare in postazione fissa, con tavolo. La lama è un “disco di diamante” ad alto rendimento: può anche tagliare il marmo e la pietra. La macchina è anche dotata di una guida che permette i tagli di precisione. anche sui piccoli elementi come per esempio peri mosaici.
È azionata da un motore elettrico di circa 200 W di potenza. Potete noleggiarla presso numerose ditte specializzate nella piastrellatura. I dischi di taglio sono tuttavia relativamente costosi.
Macchine manuali per tagliare le piastrelle (1): molto pratiche e facili da maneggiare, queste macchine sono oggi molto ben conosciute dagli hobbisti. È possibile noleggiarle presso i rivenditori di piastrelle o i grandi magazzini. Funzionano grazie ad un sistema di leve che aziona una mola al carburo di tungsteno. Una macchina di questo tipo comprende uno zoccolo metallico ricoperto da un tappeto in gomma sul quale viene posata la piastrella; una guida frontale graduata permette di regolare la linea dei tagli, nei due sensi; in molti casi è presente inoltre una squadretta di regolazione. La leva e la mola scorrono su una o due barre di acciaio (sui modelli più perfezionati, il carrello si sposta grazie a dei cuscinetti a sfere, che conferiscono grande flessibilità). La macchina comprende inoltre un sistema per tagliare le piastrelle dopo incisione. I diversi modelli si differenziano per l’altezza di taglio (12 mm per i più leggeri, 24 per quelli più efficienti) e per la lunghezza di taglio (da 200 a 600 mm).
Pinze taglia piastrelle (12): sono destinate alle piastrelle poco spesse, essenzialmente a quelle in ceramica, anche se possono essere utilizzate per le piastrellature del pavimento. Comprendono una rotella al carburo di tungsteno con la quale si incide la faccia a vista della piastrella. Successivamente si pone quest’ultima nella pinza e si serra con un colpo secco per sezionarla. Alcuni modelli comprendono inoltre una guida laterale graduata con cursore che permette di effettuare i tagli più precisi. Esistono anche utensili per incidere le piastrelle (7) che comprendono semplicemente una rotella. con un’estremità in gomma: una guida laterale permette di regolare la tracciatura. Seghe: per effettuare i tagli interni alle piastrelle (per incassare un apparecchio elettrico), potete utilizzare una sega a tazza (6) dotata di una lama e di una punta al carburo di tungsteno adattabile sul trapano comune.
Tenaglie: sono destinate ad effettuare i tagli particolari e permettono di tagliare le piastrelle (facendo saltare i piccoli pezzi); interessante è soprattutto la tenaglia a pappagallo (10), con molla di richiamo.
Altri utensili
Il martello da piastrellista (2) molto leggero, permette di tagliare le piastrelle dopo averle incise. La cazzuola da piastrellista (3) è soprattutto utilizzata per la posa classica, su una caldana di malta. Il filo a piombo (4) e la livella a bolla (5) permettono di tracciare gli assi e di controllare la posa. Le crocette distanziatrici (8) sono indispensabili per regolare la larghezza dei giunti. L’utensile a tracciare (11), a punta di carburo di tungsteno, serve a tracciare ed incidere. La spatola dentata (13) è indispensabile per applicare la colla. Bisogna utilizzare uno spessore di denti adatto ad ogni tipo di piastrellatura. La spatola da piastrellista (14) permette di applicare la barbottina (malta speciale per giunti) e di farla penetrare. Ne esistono di diverse larghezze (da 180 a 600 mm). La spugna (15) permette di eliminare la barbottina in eccesso e di pulire le piastrelle. Dovete passarla in diagonale per non svuotare i giunti.