leganti comunemente usati nel campo dell’edilizia sono le calci, il cemento e il gesso. I leganti, però, per poter sviluppare la loro azione conglomerante dei materiali da costruzione non possono essere usati da soli, ma è necessario siano mescolati con materiali inerti sui quali possono sviluppare la loro azione di presa.
Tra i leganti, tuttavia, il cemento, specialmente quello a presa rapida, e il gesso possono essere usati da soli. Il primo per stuccare piccole fessure o per garantire tenute idrauliche, il secondo per stuccare o come sottofondo per il rivestimento e la tinteggiatura delle pareti.
Perché i leganti e i materiali inerti inizino e completino la loro azione di presa, è necessario, prima di tutto, mescolarli accuratamente fra loro in giuste dosi e quindi aggiungere le opportune quantità d’acqua. I materiali inerti più usati con i leganti sono le sabbie e le ghiaie.
Sabbie e ghiaie
Di sabbia ne esistono diverse qualità, ma nel campo edile quelle silicee e quelle dolomitiche danno i migliori risultati. Queste sabbie sono assai abbondanti sui greti dei nostri fiumi. Una sabbia può avere grani variabili fra I mm e 3 mm circa. La sabbia fine è particolarmente adatta per lavori di finitura e intonaci. Quelle grosse sono preferibilmente usate nella costruzione dei muri. Le ghiaie propriamente dette hanno dimensioni variabili fra i 4 mm e i 70-80 mm; si tenga comunque conto che una ghiaia è sempre mescolata con sabbia più o meno grossa. Le ghiaie sono particolarmente adatte per la preparazione dei calcestruzzi, siano essi per fondazioni, per muri di sostegno o calcestruzzi armati.
Le malte
Si parla al plurale dato che con tutti i leganti è possibile preparare questo tipo di conglomerato. Una caratteristica comune a tutte le malte è la proporzione fra legante e sabbia: la sabbia è sempre prevalente rispetto al legante.
La sabbia viene misurata in metri cubi, mentre i leganti si usa misurarli in chilogrammi. Una malta si dice magra quando a ogni metro cubo si aggiungono 250 kg circa di legame, mentre si chiama grassa se il legante è portato a oltre 400 kg. È abbastanza semplice ora passare al pro-porzionamento di piccole quantità. Se si prende come strumento di misura il classico secchio da muratore che contiene circa 8 dmc di sabbia per la malta magra aggiungete 2 kg di legante e per quella grassa 3,2 kg. Mescolate fra loro legante e sabbia fino a ottenere un colore omogeneo; aggiungete quindi acqua nella misura approssimata del 18% fino comunque a ottenere un impasto plastico. Le malte si chiamano idrauliche se il legante utilizzato è calce idraulica, cementizie se è il cemento, e bastarde se si usa un miscuglio dei due leganti.
Il calcestruzzo
Si ottiene mescolando cemento con sabbia e ghiaia di diversa grossezza; il rapporto medio usato è di 300 kg di cemento per ogni metro cubo di ghiaia o, per piccole quantità, di 2,4 kg circa di cemento per ogni secchio da muratore pieno di sabbia e ghiaia.
Anche il calcestruzzo, come le malte, può essere magro o grasso modificando la quantità di cemento a cavallo del dato indicato sopra. Il quantitativo di acqua può variare dall’8% al 10%. Più che un discorso di percentuali però, vale la stima a vista della consistenza dell’impasto. Dopo aver mescolato bene fra loro i due componenti a secco, si aggiunge progressivamente l’acqua continuando a rimestare e ad amalgamare. Preparate poche quantità per volta per non affaticarvi. Non abbondate con l’acqua per non separare la ghiaia dal cemento. Il calcestruzzo, a lavoro ultimato, dovrà avere consistenza plastica senza residui di materiale asciutto.
Le pozzolane
Con questo nome si indica una roccia costituita da ceneri vulcaniche e lapilli cementatisi per azione degli agenti atmosferici. Con le pozzolane macinate e utilizzate come sabbia si ottengono intonaci particolarmente compatti e duri. La malta con pozzolana si prepara con le stesse proporzioni viste per le altre malte; la sua resistenza e le caratteristiche di idraulicità la rendono particolarmente adatta all’intonacatura di pareti esterne o di scantinati dove abbonda l’umidità.
I disegni mettono in evidenza come ottenere lavori con un buon grado di finitura
setacciate con cura la sabbia usando un setaccio A;
tagliate i sacchi di calce o cemento, passando un braccio a metà sotto il sacco e incidete con lo spigolo della cazzuola.
versate poi sul mucchio di sabbia e mescolate tra loro con cura i componenti a secco.
preparate infine il cratere D e versatevi dentro poco alla volta l’acqua come in E
mescolate e aggiungete acqua.
preparate il gesso versando la polvere lentamente nell’acqua e mescolando con cura.