Se decidete di tornire il legno, dovrete procurarvi alcuni utensili adatti: non è possibile infatti lavorare sul tornio con utensili da falegname.
Gli utensili del tornitore sono in effetti ben specifici, anche quando hanno lo stesso nome degli utensili del falegname o dello scultore, quali il bedano, la sgorbia o lo scalpello. Esistono diversi tipi di attrezzi, che a volte però comportano spese eccessive. Gli utensili più leggeri vanno bene per i torni come accessori dei trapani, ma non vanno bene per i torni integrali, anzi, possono essere pericolosi se utilizzati con questi ultimi.
Gli utensili in acciaio al carbonio sono relativamente poco costosi. Possono essere di ottima qualità, ma si smussano facilmente; bisogna dunque affilarli frequentemente. Gli utensili in acciaio rapido (HSS), nettamente più cari, hanno il vantaggio di riscaldarsi di meno e dunque di conservare il loro tagliente intatto per lungo tempo.
Gli utensili di tornitura sono caratterizzati dal loro manico robusto ed allungato, la cui lunghezza più comune è 300 mm, che è legato al ferro per mezzo di una ghiera metallica.
Le sgorbie a sgrossare, come indica il loro nome, servono ad iniziare la tornitura, cioè a realizzare la sbozzatura. La loro larghezza varia dai 25 ai 40 mm. Le sgorbie per profilare sono destinate a dare ai pezzi una forma finita (sia
che essi abbiano un profilo diritto o curvo) Presentano una sezione a U; il tagliente può essere affilato diritto per le profilature correnti o ad ogiva per sagomare le scanalature e i tori tra le punte. I raschiatori sono utensili dedicati soprattutto a rifinire i lavori di testa (a sbalzo). Presentano normalmente una testa tonda, ma ne esistono altri a taglio laterale (alesatori), con un solo bordo arrotondato e a punta quadra. Si utilizzano tenendoli orizzontalmente, ad angolo retto sul pezzo, e spostandoli lateralmente.
Gli intagliatori sono spesso utilizzati come il ferro piano, per tagliare o per sagomare tra punte, nei punti difficili da raggiungere. Presentano un profilo a V ed esistono anche con il dorso scanalato; questo modello permette di ottenere tagli molto netti, ma è difficile da maneggiare.
Il bedano, o troncatore, è caratteristico per la sua sezione a trapezio isoscele. Lo si utilizza con la base grande verso il basso. È dotato di un manico lungo e serve, in particolare, ad arrotondare i pezzi, a fresare, modanare, scanalare o a raddrizzare, tra punte, piani perpendicolari all’asse del pezzo. È dotato di un bisello che forma un angolo di circa 45 gradi.
Gli scalpelli servono essenzialmente a rettificare e a finire i pezzi, anche se il tornitore principiante tende ad utilizzarli in tutte le situazioni. Prendono poco legno, si rischia dunque meno di sbagliare poiché essi raschiano la superficie del pezzo invece di tagliare più propriamente parlando. Sono degli utensili piatti, smussati su entrambe le facce.
Per copiare al tornio un determinato pezzo, sono indispensabili alcuni accessori, tra i quali citiamo il compasso a spessore e la sesta ad aghi per la loro utilità. Il compasso serve per un continuo controllo delle dimensioni del pez
zo in lavorazione, mentre la sesta mobile ad aghi si utilizza per riportare la sagoma su di un cartone e da questi al legno da tornire.
Qui di seguito, da sinistra verso destra: sgorbia a sgrossare, sgorbia per profilare, sgorbia per profilare ad ogiva, scalpello, due intagliatori, intagliatore a dorso scanalato, badano, raschiatore, raschiatore a semicerchio, raschiatore a quarto di cerchio, raschiatore a tre lame intercambiabili, ognuna delle quali presenta tre taglienti.